
Il cavallo berbero è una tra le razze più usate al mondo per l’insanguamento di altre razze di cavalli, questo perché è un cavallo molto resistente e con delle buone caratteristiche fisiche e caratteriali, che potenzialmente permettono uno sviluppo utile per razze competitive in ogni settore.
Contenuti dell'articolo
Cavallo Berbero
Questo cavallo gode e ha goduto di ampio interesse internazionale, in tempi recenti più per le sue caratteristiche positive (da donare durante gli incroci di razza) che per il suo lavoro. In tempi passati invece era considerato un ottimo lavoratore e una cavalcatura, leggera e veloce, sostitutiva al cammello, il quale era sicuramente più utile nelle zone completamente desertiche, ma anche molto più difficile da allevare, da mantenere e da addestrare.
Il cavallo berbero raggiunge il completo sviluppo intorno ai sei anni di vita ed ha una tempra fisica resistente alle variazioni climatiche, alla fatica e alle malattie di diverso tipo.
Esistono diverse varietà di cavallo berbero: l’algerino (classico); il marocchino (più piccolo) e il libico (con molto sangue proveniente dal cavallo arabo è il più alto).
Secondo l’ipotesi più accreditata la sua introduzione in Europa sarebbe avvenuta nell’ VIII secolo, in occasione delle invasioni dei mori (arabi) che passavano dalla Spagna per arrivare in Europa, ma è anche possibile che alcuni esemplari siano stati introdotti prima, dai romani al tempo dell’impero.
E’ dal Berbero che ebbe origine, appunto in Spagna, il cavallo Andaluso che venne in seguito utilizzato addirittura per dar vita alla razza del Purosangue Inglese.
Oggi si può ancora trovare in terre arabe, ma il numero di esemplari di razza si è molto ridotto in seguito ai continui incroci con il cavallo di razza araba; solo i Tuareg continuano ad allevarli e conservarli in purezza e il Re del Marocco possiede nelle sue scuderie alcuni degli esemplari più pregiati, senza contare che sono gli ultimi esistenti.
La zona di origine del cavallo berbero è una questione abbastanza dibattuta dagli esperti, c’è chi dice che sia la zona dove è tutt’ora più diffuso, ovvero il nord Africa e in particolare Algeria, Marocco, Tunisia e Libia nazioni unite anticamente e conosciute con il nome unico di Barberia; c’è chi sostiene che invece provenga dall’Asia e che sarebbe stato importato in nord Africa dalle stesse popolazioni che anticamente si stanziarono in Barberia.

Caratteristiche
L’altezza al garrese di questo cavallo varia al massimo tra i 145 e i 155 centimetri, risultando abbastanza basso rispetto ad altre razze simili, soprattutto rispetto all’arabo. Sempre rispetto al cavallo arabo, il berbero ha delle fattezze che appaiono leggermente più tozze, dovute alla minore altezza, ma sicuramente un aspetto complessivo meno elegante e longilineo, in quanto più muscoloso.
La testa è piuttosto lunga, comparata al resto dell’animale, il profilo è rettilineo o convesso; la fronte è stretta; gli occhi sono piccoli e scuri, di colore nero o marrone, a volte incavati, ma molto vivaci; le narici sono ampie e le ganasce molto pronunciate. Il collo è di lunghezza media, muscoloso e arcuato. Il tronco presenta una linea piuttosto dritta e breve, il garrese è elevato con una groppa obliqua; la coda è attaccata bassa e composta di peli soffici, lisci e fluenti.
Gli arti sono slanciati, nonostante non sia molto alto, robusti e solidi; le spalle sono lunghe e ben inclinate; le articolazioni sono larghe. Gli stinchi lunghi, i tendini ben staccati e asciutti e infine gli zoccoli sono resistenti anche se piccoli. Il mantello può essere di vari colori tra cui i più diffusi sono: baio, baio scuro, morello, sauro, grigio.

gabmahdia)
Carattere
Il berbero è un cavallo coraggioso e mentalmente forte, il suo carattere è stato probabilmente forgiato da lunghe corse o attraversamenti in climi e ambienti (quelli nordafricani) tutt’altro che facili. Abbastanza docile da farsi addestrare facilmente, ma anche deciso e all’occasione testardo.
Di base ha un carattere nobile e gentile, sa come farsi apprezzare dagli umani, ma non disdegna la compagnia di altri animali. Ha anche delle chiare inclinazioni di precisione, destrezza e coordinazione, sia mentale che corporea, il che lo rende adatto allo scopo per cui è oggi maggiormente utilizzato, quello sportivo. Ha delle doti di velocità e di fondo, ma è molto più adatto agli sport da tiro e da sella.







