Allevare Anatre
Quante volte in prossimità dei laghi abbiamo ammirato gruppi di anatre in tutta la loro eleganza? Bene, basta sapere che allevarle domestiche è un gioco da ragazzi perché richiedenti pochissimi accorgimenti. In più le sue uova, minori per numero rispetto alle galline, hanno un elevato apporto nutritivo. L’anatra, o anitra dal latino, rientra negli uccelli anseriformi e appartiene alla famiglia degli Anatidi. L’allevamento di anatre si è largamente diffuso per le uova, la carne e il controllo dei parassiti in giardino. Qui di seguito alcuni punti chiave per allevarle al meglio.
Caratteristiche dell’anatra
In natura esistono numerose varietà di anatre che possono suddividersi in domestiche e selvagge. Una delle caratteristiche principali, a prescindere dalla varietà, è che questi animali non razzolano e non danneggiano il giardino ma ripuliscono il terreno da tutti i parassiti. Questo accade perché sono delle instancabili ricercatrici di cibo. Fisicamente riconosciamo l’animale dalla forma arrotondata e dal becco depresso e largo sul quale troviamo due lamelle per filtrare il cibo presente nell’acqua e nella melma. Il piumaggio è morbido e corposo, ed è impermeabile all’acqua. Elemento chiave per l’anatra è proprio l’acqua ed è importante che l’animale ne abbia sempre a disposizione; le zampe palmate, infatti, le permettono di essere anche un abile nuotatore mentre su terra perdono gran parte della loro grazia. Le anatre hanno varie dimensioni che vanno dai 30 cm al metro e mezzo.
Come allevare un’anatra
Se le uova nutrienti, la carne e il giardino senza parassiti vi hanno convinto ad allevare un’anatra allora è importante sapere che queste richiedono anche pochi accorgimenti. Dell’acqua, poco impegno per il ristoro e qualche piccola attenzione per la cura mentre numerosi sono i risvolti positivi che l’animale fornirà al vostro allevamento.
Vantaggi dell’allevamento delle anatre rispetto a quello dei polli
Anche l’occhio meno attento può constatare quanto più diffuso sia l’allevamento di polli rispetto a quello delle anatre. Nonostante ciò, numerosi sono i vantaggi dell’allevamento di queste ultime: tanto per cominciare, sebbene le uova siano di numero inferiore, hanno valori nutritivi più alti. Inoltre costituiscono fonte di carne e fegato succulento, si pensi al fois gras.
Rispetto ai polli non razzolano e quindi non danneggiano il giardino e rendono il tutto pulito da insetti e parassiti. Se quest’animale viene preferito ai polli, è da considerare anche che rispetto a questi richiede molte meno attenzioni e questo vale anche per i piccoli della specie. Quest’animale cresce rapidamente ed è quasi del tutto immune ai caldi eccessivi o ai freddi rigidi. Rispetto alle galline, infatti, si ammala molto raramente.
Alimentazione
Instancabili ricercatrici di cibo, come già detto, faranno incetta di parassiti. La cura dell’alimentazione delle anatre è quanto più semplice possibile, in quanto accetteranno anche gli scarti. All’animale basterà un unico pasto giornaliero e pochi grani la sera da concederle quando è in libertà. La loro voracità le spingerà a mangiare tutto ma è bene preferire alimenti a base di granaglie e ricchi di proteine, ceneri, grassi, calcio e fosforo.
Alloggio
Come già anticipato, le esigenze delle anatre non sono particolarmente pretenziose. Per l’alloggio basterà un terreno sufficientemente ampio e, grazie alla loro pelle protettiva, non sarà importante la temperatura. Ciò di cui necessitano però è il libero accesso all’acqua. L’animale è di specie acquatica per cui allevarla richiede la presenza necessaria di uno stagno naturale oppure di una piscina artificiale.
Sebbene amino gli spazi aperti, per la notte l’anatra richiede un rifugio dove proteggersi. Anche qui le esigenze non sono tantissime: basterà un luogo chiuso, pulito e con una lettiera di paglia o truciolo. Chiaramente non dimenticate abbeveratoio e mangiatoia.
Igiene e cura
Autosufficienti in ogni aspetto del quotidiano, le anatre provvedono ogni dì alla propria igiene. Abbiamo già anticipato quanto necessaria sia la presenza di acqua nel loro habitat, questo non solo per provvedere alle esigenze di animale acquatico ma anche per la cura costante del loro bel piumaggio e del nido. La pulizia è il punto chiave per questi animali, ecco perché è consigliato pulire il loro rifugio, l’abbeveratoio e la ciotola una o due volte a settimana.
Addestrare
L’anatra domestica è un animale che, sebbene desti stupore, può essere tranquillamente addestrata. Se presa in età infantile riconoscerà il proprio padrone come punto di riferimento. Attenzione a non farla entrare in casa, potrebbe diventare poi un’abitudine e non essendo il loro ambiente rischierebbe di creare non pochi disagi. E’ importante farle capire quali siano i suoi spazi. Non appena instaurerà un rapporto col proprio padrone sarà un fedele compagno nonché un richiedente quotidiano di coccole.
Riproduzione
Per chi voglia metter su famiglia all’interno del proprio giardino è importante seguire questi utili consigli sulla riproduzione della specie. Le anatre sono monogame e scelgono un proprio compagno per tutta la vita. Gli amori e l’accoppiamento avvengono in inverno, dopo un lungo periodo di corteggiamento seguito da una serie di segnali che il maschio lancia alla femmina in attesa che questa si renda disponibile. Questo avviene nella stagione invernale per permettere poi la schiusa in primavera.
Dopo l’accoppiamento il maschio ritorna alle proprie abitudini mentre la femmina comincia a preparare il nido in luoghi asciutti e riparati. La cova e la cura della prole è a carico della femmina ma in alcune specie il maschio collabora. Una covata prevede da quattro a dodici uova e, appena nati, gli anatroccoli saranno già in grado di nuotare e nutrirsi da soli.
Malattie e cure
Quando si parla di anatra, si parla di un animale che richiede poche attenzioni perchè autosufficiente alla protezione di quasi tutti gli agenti esterni. A differenza delle galline, infatti, la rusticità della specie la rende estremamente resistente alle malattie. Le uniche due inclini a un eventuale vulnerabilità dell’animale sono il colera e la polmonite.
Quanto vive un’anatra
La longevità delle anatre varia a seconda della specie e della qualità della vita che conducono. In media un’anatra in salute e ben tenuta può vivere dai 15 ai 20 anni.
Specie di anatre
Elencare tutte le anatre è impossibile, si contano in natura circa 145 specie, ma per snellire la scelta basti pensare che si suddividono in anatre da carne e anatre da uova. Tra le specie ovaiole più redditizie troviamo la Khaki Campbell che può deporre ben 250 uova l’anno. Un’altra varietà è la razza Corritrice Indiana che arriva a 200 uova annue. Tutte le anatre domestiche, invece, derivano dalla specie più diffusa e più conosciuta al mondo: il Germano Reale. Il maschio di questa specie si riconosce dal manto color verde bottiglia sulla testa e nero sul resto del corpo mentre la femmina la si riconosce dal piumaggio marrone screziato. Tra le specie troviamo il Codone, il Mestolone e il Quattrocchi.
Anatre: prezzo
Anche per quanto concerne il prezzo non si può stilare una guida completa perché varia a seconda della specie, dell’esemplare, dell’allevamento e molto altro. In genere l’anatra è un animale venduto anche alle feste di paese a pochi euro, in genere 10. Il costo indicativo di un esemplare comunque si aggira tra i 30 e 40 euro.