
Il cavallo arabo è una delle razze equine più antiche del mondo, da secoli l’umanità lo apprezza per le sue qualità fisiche e caratteriali, affidandogli innumerevoli lavori, dai più umili ai più nobili, infatti la sua indole versatile lo rende adatto a numerosissime attività diverse. Si tratta di un cavallo elegante e bello, con caratteristiche immediatamente riconoscibili, anche da occhi meno esperti, particolarmente adatto a mostre, parate e spettacoli di vario tipo, nei quali è un piacere osservarlo anche solo mentre è condotto a mano.
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Origini
Le sue origini si posizionano intorno all’anno 3000 A.C., ma la storia non ci dice quando fu addomesticato per la prima volta o per quale scopo, rimane incerta la data esatta della prima comparsa e anche il luogo. Sebbene il nome cavallo arabo (arabian horse in inglese) sembri non lasciare dubbi, in realtà geograficamente la penisola arabica è secca da circa 10000 anni, quindi ai tempi della nascita della razza era un luogo di sabbia, deserto e terribili condizioni climatiche, in cui questo animale sarebbe molto difficilmente sopravvissuto senza l’aiuto dell’uomo. Di certo si sa soltanto che, a un certo punto, l’animale divenne fondamentale per gli spostamenti, anche nel deserto, e iniziò ad essere selettivamente allevato.
L’allevamento continua e al giorno d’oggi ci sono 3 diverse tipologie di cavallo arabo esistenti:
- L’arabo Beduino, il purosangue arabo originario;
- L’arabo di razza pura, il tipo più diffuso nel mondo;
- L’arabo di razza araba, comprende tipologie di cavalli imparentati con altre razze.

Caratteristiche
Delle specifiche caratteristiche, sia fisiche che caratteriali, contraddistinguono questo cavallo. La testa è corta, di forma allungata e marcatamente concava, con fronte ampia e occhi grandi così come le narici, le labbra sono sottili, le orecchie piccole e appuntite; il corpo è robusto e muscoloso, la schiena è corta con ossa forti, le zampe piccole ma ben strutturare con zoccoli duri per reggere il peso; l’altezza è di solito tra i 145 e i 160 cm e il peso tra i 350 e i 450 kg; possiede criniera e coda molto folte e la pelle sottile ed elastica è coperta di peli corti e lucenti che possono essere di colore: bianco-grigio, baio (rossastro) ,sauro (marrone di diverse tonalità), morello (tra il viola e il nero) e roano (il colore più raro con una mescolanza di peli bianchi, rossi e neri). Certamente, l’aspetto esteriore del cavallo arabo, richiama alla perfezione ciò che ci viene in mente pensando alla parola ‘cavallo’.
Temperamento
Caratterialmente è un animale fiero e coraggioso e leale al suo umano, a tratti dolce, sicuramente molto intelligente e vivace. Può essere difficile da cavalcare per i principianti in quanto è molto veloce e scattante, inoltre ha un temperamento piuttosto nevrile che deve essere gestito da esperti.

Come allevare un cavallo arabo
Come per tutti gli animali, non è facile allevare, curare e seguire nello sviluppo un cavallo arabo. In primo luogo è un animale che soffre molto la mancanza di cure o di contatto con i propri simili e con gli umani, può arrivare a soffrire di solitudine se trascurato. In secondo luogo ha dei bisogni, richiedenti tempo e soldi, che includono: avere uno spazio adeguato dove trottare e correre ogni giorno; avere uno spazio al coperto dove riposare, alimentarsi e bere in modo adeguato e dove essere spazzolato e pulito quotidianamente; avere un corretto programma di addestramento e di crescita fisica sempre monitorata da veterinari.
Addestramento
Non è un cavallo difficile da addestrare e ci sono molti metodi per farlo, posto che sia un esperto del settore a occuparsene, ma occorre fare attenzione a non maltrattarlo mai, perché tendenzialmente lo ricorderà a vita. Bisogna approcciarlo con calma e programmare l’apprendimento passo dopo passo, in modo da metterlo a proprio agio. Tutto questo è in particolare vero per i purosangue, i quali sono ancora più sensibili e hanno un temperamento molto più ardente. Conoscere il proprio cavallo, lodarlo quando si comporta correttamente e sapere come calmarlo sono le chiavi per un addestramento di successo; il cavallo arabo è più che disposto a lavorare se lo trattiamo con rispetto e pazienza.

Accoppiamento
Una delle fasi più delicate ed importanti, se si vuole allevare, arriva quando è il momento di far accoppiare gli animali. Il cavallo arabo, come gli altri cavalli, di solito raggiunge la maturità sessuale intorno ai 2 anni di età ed essa ha una durata piuttosto estesa poiché la puledra mantiene la sua fertilità molto spesso per più di 15 anni, mentre il maschio è in grado di accoppiarsi in ogni momento della sua vita. In genere in allevamento il primo accoppiamento viene organizzato intorno al 3 anno di età ed in periodo primaverile, dato che gli animali lo preferiscono. La gestazione dura 11 mesi ed è di un solo cucciolo per volta, che è di taglia abbastanza grande da far risultare sia questa che il parto di norma dolorose.
Malattie e cure
I cuccioli o adulti di cavallo arabo possono soffrire delle stesse malattie che affliggono tutte le altre razze di cavallo, ma questa razza in particolare può essere colpita da malattie genetiche specifiche di 6 diversi tipi, di cui 4 letali o che costringono all’eutanasia. Le più gravi tra queste sono:
- La sindrome da immunodeficienza (SCID): il cavallo nasce senza sistema immunitario e molto spesso viene soppresso per evitargli sofferenza
- Abiotrofia cerebellare (CA): distrugge alcuni neuroni che fanno perdere il senso di spazio e distanza, quasi sempre il cavallo viene soppresso prima di raggiungere l’età adulta
- Sindrome del puledro lavanda (LFS): il cavallo nasce con il manto di un colore molto strano, in molti casi simile al lavanda, la sindrome causa una disfunzione neurologica per la quale il cavallo non è in grado di stare in piedi, a volte muore oppure viene soppresso.

Quanto vive in media un cavallo arabo
Se non portatore di queste sindromi genetiche un cavallo arabo può tranquillamente vivere per molti anni, addirittura tra i 25 e i 40 anni in cattività, età che si riduce per i cavalli che nascono in libertà.