Allevare Capre

In questa sezione scoprirai tutto quello che bisogna sapere per allevare capre. Si discuterà delle origini di questi animali, ma anche delle sue principali caratteristiche, fino a trattare i vari tipi di allevamento di capre e i passaggi più importanti per accudire al meglio questo animale.

Origini

L’attuale Capra Domestica o meglio detta Capra Hircus non è altro che la discendente dell’egagro, originario dell’Asia Minore e dell’Est europeo, quindi la capra più comune, in realtà, ha origini molto distanti dalla nostra area geografica.

I primi allevamenti di capre risalgono al 9.000-10.000 a.C., più precisamente nella zona del Medio Oriente dove è stata molto utile per la produzione del latte. Successivamente la capra si è diffusa soprattutto per la sua capacità di adattamento.

contributi per allevamento capre
Come allevare capre (Foto©Pixabay)

Caratteristiche e temperamento

La capra in realtà è molto simile alla pecora con la quale condivide sia la famiglia che la sottofamiglia, di conseguenza non si discosta da essa anche nell’aspetto.

Tra le caratteristiche fisiche principali della capra troviamo il suo stomaco che, essendo quello di un ruminante, è diviso in tre stomaci aghiandolari, ovvero rumine, reticolo e omaso e in uno stomaco ghiandolare, detto anche abomaso.

Altra peculiarità della capra è la posizione laterale degli occhi che gli consente una visione periferica orizzontale.

A livello caratteriale la capra può rivelarsi un ottima specie da allevare, ma anche un’ottima compagnia; la contraddistinguono, infatti, intelligenza e curiosità, doti sicuramente non sempre comuni in altri animali.

Come allevare una capra

Esistono vari modi per allevare questo animale, in quanto data la sua resistenza, è anche capace di adattarsi a qualsiasi tipo di allevamento.

E proprio quest’ultimi possono essere divisi in tre macro gruppi: c’è l’allevamento estensivo, ovvero un allevamento di tipo “rustico” che ha la caratteristica di lasciare alle capre la libertà di vivere su zone di montagna, completamente allo stato brado.

Questo tipo di allevamento è adatto quando si vuole destinare le capre alla vendita in quanto il latte generalmente viene consumato tutto dai cuccioli durante l’allattamento. Destinate a questo allevamento sono le capre autoctone di quell’area geografica e che generalmente sono anche più forti a livello fisico.

Esiste poi l’allevamento semi-estensivo; si prevede in questo caso una maggiore presenza dell’allevatore che seguirà le capre durante tutto l’anno.

Durante l’inverno è prevista la permanenza nella stalla, durante la primavera e l’autunno le capre verranno fatte pascolare in campi limitrofi mentre in estate è previsto l’alpeggio. In questo caso il latte, dopo il periodo di svezzamento, viene munto a mano e poi lavorato in un caseificio.

Si può poi optare per l’allevamento intensivo: per questa tipologia sono adatte la Camosciata delle Alpi e le Saanen, in quanto sono ottime produttrici di latte (fondamentali per questo tipo di allevamento, indicato soprattutto per la produzione di latte).

In questo caso si adotta un’alimentazione non spontanea e la mungitura non viene svolta all’aperto, ma in spazi dedicati.

Infine, vi è l’allevamento semi-intensivo, ovvero un compromesso fra l’intensivo e l’estensivo, in quanto le capre vengono portate al pascolo durante tutto l’anno (eccezion fatta per l’inverno) e l’alimentazione con mangime è limitata.

le migliori capre da latte
Razza capre (Foto©Pixabay)

Quali capre allevare

le razze di capre da allevamento sono moltissime, infatti vengono riconosciute ben 71 razze italiane e circa 20 straniere, proprio per questo elencheremo quelle maggiormente allevate in Italia.

In primo luogo possiamo parlare della Sarda: questa specie è la famosissima autoctona della Sardegna ed è tra le più rustiche, non produce moltissimo latte (infatti ne produce tra i 160 e i 230 kg a lattazione) e viene principalmente allevata per il consumo della sua carne.

Come abbiamo già accennato, molto comune è anche la Camosciata delle Alpi, una capra originaria della Svizzera, di stazza medio-grande e molto produttiva: produce infatti tra i 300 ai 900 kg di latte all’anno e viene allevata principalmente in Trentino.

Vi è poi la Saanen, anche questa è alpina, originaria della Svizzera ed  è una delle più scelte perché sa adattarsi a diversi ambienti; infatti è molto diffusa sia in Europa che in America ma anche in Asia.

La Saanen è una delle più produttive e arriva fino a 1000 kg di latte all’anno.

Allevare capre all’aperto

Se si sceglie questo tipo di allevamento dovrai mettere a disposizione per gli animali un alloggio, ma soprattutto un’ampia zona dove potranno pascolare.

Quest’ultima è molto importante perché più la zona sarà ampia più l’alimentazione potrà essere del tutto naturale (o quasi); inoltre spazi estesi assicurano una migliore qualità della vita delle capre.

Importantissimo è il recinto che dovrà estendersi per tutto il perimetro del campo e che dovrà essere abbastanza alto per evitare la dispersione degli esemplari.

razza di capre
Tutte le razze di capre (Foto©Pixabay)

Allevamento di capre da latte, da carne o da lana

In base allo scopo dell’allevamento, lo spazio dedicato alle capre cambierà.

Se si prevede un allevamento di capre da latte, immancabile deve essere lo spazio dedicato alla mungitura.

Quest’ultimo varia in base al tipo di allevamento: per uno intensivo si dovrebbe avere uno spazio con macchinari adatti, mentre per uno semi-estensivo si preferisce uno spazio dove effettuare la mungitura all’aperto e manuale.

Se si vuole destinare l’allevamento al consumo di carne si dovranno scegliere delle capre particolarmente prolifiche e ci si dovrà concentrare sulla loro riproduzione.

In caso di allevamento destinato alla produzione di lana munisciti di attrezzi specializzati e di uno spazio dedicato esclusivamente alla tosatura.

Alimentazione

Dato che la capra è un animale ruminante si prevede un alimentazione 100% vegetale, da ottenere con il pascolo.

Poni particolare attenzione in quei mesi in cui le capre non potranno pascolare liberamente (generalmente in inverno); in questi mesi sostituisci l’erba con alimenti totalmente biologici e che riescano ad assicurare all’animale l’adeguata percentuale di secchezza.

Non scordarti di integrare l’alimentazione con una fonte di sali minerali.

Alloggio

In base al tipo di allevamento l’alloggio dovrà essere più o meno rustico, con alcuni elementi che assolutamente non dovranno mancare.

Innanzitutto predisponi una tettoia di legno che possa riparare gli animali.

Lo spazio deve essere grande per permettere alle capre di muoversi sempre e, inoltre, deve essere abbastanza arieggiato.

Infine predisponi all’interno delle stalle di una mangiatoia abbastanza lunga e un abbeveratoio capiente.

tutto sulle capre
Come allevare le capre (Foto©Pixabay)

Igiene e cura

Importantissimi, oltre le vaccinazioni che devono essere regolari, sono gli incontri con un veterinario specializzato. Fai poi attenzione alla pulizia degli zoccoli per evitare che vi si annidino parassiti o che questi marciscano.

Addestramento

Addestrare una capra potrebbe rivelarsi un compito arduo, ciò deriva dalla sua tendenza ad essere fortemente indipendente. Puoi provare ad addestrarla impartendole delle azioni che possano essere stimolanti o che valorizzino le caratteristiche proprie della razza scelta.

Accoppiamento

La capra è un’animale molto prolifico, quindi manifesta più calori durante l’anno e che si presentano a 21 giorni di distanza l’uno dall’altro.

Il periodo durante il quale le capre iniziano ad entrare in calore si ha quando le giornate di accorciano, questo perché l’ovulazione è favorita anche dalla liberazione della melatonina che viene secreta attraverso gli epifisi proprio durante le ore di buio, quindi durante la notte la sua concentrazione nel sangue raggiungerà livelli altissimi, favorendo di gran lunga la predisposizione delle capre all’accoppiamento.

L’allevatore principalmente dovrà stare attento al comportamento del becco, ovvero l’esemplare maschio della capra, che durante questo periodo tenderà ad agitarsi oltre modo, causando non pochi problemi all’interno dell’allevamento.

Cerca quindi di gestire, anche per rispetto delle femmine, il periodo durante il quale il becco potrà entrare nel recinto delle capre e durante il quale si potrà accoppiare; generalmente l’entrata del maschio nell’allevamento femminile avviene durante l’autunno.

Essendo le capre, come abbiamo detto, degli animali molto prolifici, non ti dovrai preoccupare della fase di accoppiamento, segna solo quando il ciclo salta per programmare un eventuale parto.

Il periodo di gestazione dura circa 150 giorni.

migliori capre da latte
Allevare caprette (Foto©Pixabay)

Mungitura

La mungitura può essere meccanica o a mano e ciò dipende dal tipo di allevamento che si adotta. Per entrambe importanti sono le condizioni igieniche dell’operatore per evitare malattie e infezioni.

Sicuramente quella a mano è più delicata da effettuare, infatti importante è non creare danni alla mammella, per evitare ciò bisogna capire al tatto quando è il momento di concludere l’operazione.

Malattie e cure

Una delle patologie che può colpire generalmente la capra e che è anche tra le più pericolose è la Clostridiosi, che si pensa si sviluppi a causa dei batteri che albergano il terreno e che si sviluppano in modo imponente coinvolgendo tutto il branco.

Poichè si pensa che la malattia potrebbe essere connessa alla cattiva alimentazione, la prima cosa che devi fare è sostituire gli alimenti dell’animale con del fieno secco di qualità.

Quanto vive in media una capra

La capra può essere un ottimo animale da compagnia non solo perché possiede una grande intelligenza, ma anche perché è abbastanza longeva, infatti in condizioni ottimali può vivere tra i 15 e i 18 anni.

capra da carne
Allevamento di capre (foto©Pixabay)

Rezze caprine

Le razze di capre sono tantissime ovvero ben 400 specie, generalmente però vengono divisi in quattro macro-gruppi in base alla curvatura delle corna.

In primo luogo si può parlare della Capra Domestica detta anche Capra Hircus, questa è la specie che stiamo trattando attualmente perché quella più adatta all’allevamento e ha delle corna dritte e ritorte, carenate all’indietro.

Vi è poi la Capra Aegragus, progenitrice della capra domestica. Presenta delle corna particolari perché pressate così da formare una carena affilata. Questa specie comunque è lontana da noi perché maggiormente diffusa in Asia Minore e Medio Oriente.

Parliamo poi della Capra Falconeri, è una specie tipicamente di montagna e diffusa in Hindu Kush vicino al Beluchistan. Le corna sono alquanto singolari, in quanto arricciate come un cavatappi; lisce sulla parte anteriore e carenate sulla loro parte posteriore.

Infine, vi è la Capra Ibex, detto anche stambecco, diffuso in Europa come unica razza selvatica. Presenta delle corna a scimitarra con una successione regolare di creste anulari.

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