La Testuggine Greca (Testudo Grecae) o tartaruga Moresca è un tipo di tartaruga che nonostante il nome si è diffusa anche in zone che vanno al di là del bacino del Mediterraneo. Appartiene alla famiglia delle Testudini, ordine dei Cheloni ed è un rettile di medio-piccole dimensioni. Non si riconosce facilmente dalle altre tartarughe, assomiglia ad esempio alla testuggine di Hermann, ma ha dei caratteri distintivi se si sa osservare bene.
Si tratta probabilmente del tipo di tartaruga più comunemente riconosciuto dagli Europei, si trova facilmente in commercio e si può vedere in molte case e giardini, bisogna però ricordarsi che la specie è protetta dalla Convenzione di Washington e che è vietato la cattura e distribuzione di esemplari che non siano già nati in cattività.
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Origine e habitat
La Tartaruga Greca è molto diffusa in Europa, Africa e Asia; in natura si trova di più nei paese con clima Mediterraneo e con habitat adatti come: Italia, Spagna, Turchia, Grecia, Bulgaria e alcune delle Isole. Nel continente Africano si trova invece principalmente nei paesi che affacciano sul Mediterraneo come: Marocco, Algeria, Tunisia e Libia.
In Asia invece si trova in paesi che offrono un clima e condizioni biologiche simili a quelle mediterranee che si estendono più o meno dall’Iran ai confini del Pakistan.
L’habitat di elezione della Tartaruga Greca varia a seconda della sottospecie, in generale comunque si può dire che deve essere con:
- Inverni miti ed estati secche e asciutte;
- Temperature sempre almeno al di sopra dello 0, possibilmente sempre alte soprattutto d’estate;
- Precipitazioni moderate;
- Vegetazione bassa e cespugliosa fatta principalmente di arbusti;
- Un ricco sottobosco nel quale rifugiarsi e nutrirsi.
Anche se in alcuni casi si è abituata ai cambiamenti climatici, ad esempio aumentando i mesi di letargo nei casi di freddo prolungato o intenso, questo tipo di tartaruga si trova attualmente in uno stato di rischio a livello Europeo dato che la situazione climatica è cambiata molto.
Inoltre incendi sparsi, riduzione dello spazio degli habitat a favore dell’urbanizzazione e prelievo di esemplari (ora vietato) per scopi commerciali hanno minacciato e continuano a minacciare la sopravvivenza della Tartaruga Greca.
Descrizione
Una delle differenze maggiori e che si nota con più facilità rispetto alla Testuggine comune è la totale assenza di rivestimento corneo sull’apice della coda.
Le dimensioni della Testuggine Greca sono molto variabili e dipendono dagli habitat e dalle condizioni di vita; in media il maschio è lungo circa 13 cm mentre la femmina, è molto più grande, è in media circa 18 cm. Questo vale però per le tartarughe cresciute in cattività, quelle libere invece tendono ad essere più grandi, i maschi raggiungono facilmente i 18 cm e le femmine i 22 cm.
La corazza è di forma ovoidale, somigliante a una cupola, e liscia. Lo scuto è solitamente unico, ma può succedere che sia diviso, il che genera confusione nell’identificazione tra la Tartaruga Greca e quella di Hermann, il margine posteriore è svasato e poco seghettato.
Le cosce posteriori presentano un tubercolo corneo caratteristico della specie, la coda è corta e arrotondata sulla punta e presenta sui lati dei piccoli speroni. Nelle femmine è presente un piastrone posteriore con cerniera che lo rende mobile, in modo da facilitare la deposizione delle uova.
Il carapace può essere di colore giallo o marrone chiaro, ma presenta quasi sempre aree più pigmentate di estensione variabile, che risultano molto più scure, quasi nere. Il piastrone è giallo, marrone o nero macchiato con le stesse zone pigmentate più scure.
Come in molte testuggini la testa, la coda e gli arti sono completamente retrattili, ovvero entrano nel guscio fino a nascondersi.
Dimorfismo sessuale
I maschi e le femmine di tartaruga Greca hanno molti tratti in comune e non è sempre facile riconoscerli. Le principali differenze sono:
Il maschio (adulto) è innanzitutto più piccolo della femmina, ha gli scuti anali solitamente a forma di V che risulta più aperta, non ha la cerniera per il deposito delle uova sul piastrone posteriore e nella maggior parte dei casi ha una coda più larga e più lunga.
Testuggine Greca: allevamento
La testuggine Greca non è un animale che si adatta facilmente alla vita in cattività, molti esemplari, anche se nati e cresciuti in questo modo, non sopravvivono a lungo quanto dovrebbero. Per far sì che vivano bene e il più a lungo possibile se ne dovrebbe conoscere l’esatta posizione di provenienza e quindi la zona di origine, così da replicare alla perfezione le condizioni ambientali dell’habitat.
Se non si effettuano queste ricerche e la tartaruga proviene da un ambiente poco controllato si rischia di vedere morire il proprio animale molto prima del tempo.
Le condizioni che più preme rispettare in genere sono:
- Sapere se la sottospecie di tartaruga va in letargo o in estivazione, questa differenza dipende moltissimo dal clima, se avete la tartaruga in una zona molto fredda e questa non va in letargo può soffrire moltissimo, questo succede anche nel caso in cui la tartaruga va in estivazione e non ha un luogo freddo e umido dove riposare, insomma le ricerche da fare sono parecchie;
- Tenere la tartaruga rigorosamente separata da altre specie o da esemplari di provenienza diversa per non farla andare incontro a malattie infettive pericolose;
- Adattare un ambiente che sembri il più possibile naturale per lei, ad esempio un giardino, in modo da farla vivere come vivrebbe in natura e lasciarla libera di muoversi ed esplorare, ma senza possibilità di fuga;
- Assicurarsi che trovi nell’ambiente gli alimenti di cui preferisce cibarsi in modo da poterli direttamente raccogliere e mangiare;
- Assicurarsi che vi siano recinsioni e altri mezzi di difesa contro l’attacco di cani, gatti, uccelli e altri animali o comunque altri tipi di pericoli, il recinto deve essere interrato per evitare che la tartaruga possa fuggire scavando al di sotto di esso e deve essere liscia perché questi rettili hanno una discreta capacità di arrampicarsi;
- Assicurarsi che abbiano abbastanza spazio per muoversi, la superficie ideale si aggira intorno ai 10 metri quadrati per ogni tartaruga;
- Assicurarsi che nell’ambiente vi siano piante, cespugli, rami, rocce e altri elementi naturali disposti in modo casuale ma anche in alcune zone disposti in modo da formare ripari e zone d’ombra che la tartaruga possa utilizzare;
- Assicurarsi che sia presente una casetta di legno isolata, con il pavimento rialzato e ricoperto di foglie secche e giornali, dove le tartarughe possano trovare riparo in giorni o periodi di eccessiva umidità o freddo intenso;
- Allestire un terrario caldo con condizioni simili all’ambiente naturale, dove la tartaruga può essere ben alimentata e curata, per far passare l’inverno agli animali che non sono abbastanza forti o che non riescono a prepararsi in tempo per il letargo invernale;
- Allestire un contenitore di dimensioni poco più grandi della tartaruga con delle piccole aperture per il passaggio dell’aria, può essere una scatola di cartone o di polistirolo, riempirlo con della paglia e fogli di giornale e metterlo dentro un altro contenitore leggermente più largo allestito allo stesso modo. Il contenitore va poi conservato in una stanza chiusa, come una cantina o seminterrato, con una temperatura non superiore ai 10 gradi o la tartaruga si sveglierà.
Altre indicazioni per la cura della tartaruga sono da richiede agli esperti del settore e al veterinario di fiducia, che sapranno indicarvi il modo migliore per crescere degli esemplari sani e felici.
Alimentazione
Le Tartarughe Greche sono strettamente erbivore, non devono perciò essere alimentate con nulla che abbia a che fare con le proteine animali.
La loro dieta deve rispecchiare quella naturale, deve essere perciò ricca di fibra, minerali e vitamine, povera di grassi e con poche proteine vegetali. L’ideale è farle crescere alimentandosi con ciò che trovano nell’ambiente circostante, le piante e le erbe con i fiori che crescono spontanee in giardino vanno benissimo, a patto che ve ne sia una sufficiente varietà.
Altri alimenti adeguati che si possono comprare e spargere sono le foglie di fico d’India e l’erba medica.
Se la tartaruga ha a sufficienza questo tipo di alimenti non avrà bisogno di altro e si regolerà da sola su cosa e quanto mangiare ogni giorno. I vegetali invece sono una scelta da compiere solo nel momento in cui dovessero mancare altri alimenti, così come la frutta che non deve mai superare il 10% della fonte calorica normale o causerà gravi disordini intestinali alle tartarughe.
Invece le proteine animali non vanno mai fornite o causeranno una crescita difforme della corazza oppure dei ben visibili bozzi. Non deve mai mancare un contenitore basso per l’acqua in cui la tartaruga possa immergersi per bere, questo va tenuto pulito e cambiato almeno un paio di volte a settimana di più se è esposto a possibili contaminazioni.
Riproduzione
La Tartaruga Greca si accoppia in primavera verso Marzo-Aprile, subito dopo il risveglio dal letargo, depone le uova in estate tra Giugno e Luglio e l’incubazione dura circa 8 settimane.
Se questo ciclo dovesse tardare e le uova dovessero schiudersi in tarda estate inizio autunno i piccoli appena nati andranno posti in un terrario o rischieranno di non riuscire a superare il primo inverno.
Le uova vengono di solito deposte in piccole buche al di sotto dei cespugli di riparo e possono essere in una quantità che varia dalle 8 alle 12.