
La specie suina Large White, conosciuta altresì come Yorkshire, gode di una reputazione mondiale ed è considerata tra le più apprezzate e diffuse. Questo ceppo ha le sue radici in Inghilterra, nello specifico nelle regioni di York, Lincoln e Norfolk.
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Origine
La sua genesi risale al XVIII secolo e cominciò sotto l’egida del rinomato allevatore Robert Bakewell, che si basò su maiali locali e esemplari importati dalla Cina e dalla Siam. Grazie a un intenso processo di incrocio e selezione, nel 1860 si stabilizzarono i tratti distintivi e si ottenne il riconoscimento della specie.
Il suino Large White fu immediatamente valutato positivamente per la sua notevole precocità, prolificità, dimensioni generose, capacità di produrre carne, struttura scheletrica limitata e alti rendimenti alla macellazione.
In origine, erano presenti tre varianti: la Large White o grande York bianca, apprezzata per la produzione di pancetta; la Middle White o media York bianca con un accumulo di grasso, usata per la produzione di strutto; e la Middle Essex o piccola York bianca, utilizzata per la produzione di carne grassa
. Tuttavia, le ultime due furono presto abbandonate in Italia, poiché la Large White era nettamente favorita per le sue prestazioni eccezionali.
La capacità straordinaria di trasmettere i propri vantaggi alla progenie è stata il motivo principale per cui è stata utilizzata per migliorare geneticamente molte popolazioni suine in tutto il mondo.
Giunse in Italia nel 1873, importata dal professore Antonio Zanelli, nell’annesso Deposito animali migliorati all’Istituto Tecnico Agrario di Reggio Emilia. Da lì si è diffusa inizialmente in tutta la Pianura Padana e successivamente in altre regioni italiane.
Il suo uso intensivo come razza incrociata ha portato, nel corso del XX secolo, alla sostituzione delle razze suine italiane autoctone, molte delle quali scomparvero, mentre altre sopravvivono con popolazioni ridotte.

Descrizione
Grazie alla sua imponente dimensione e alla solidità delle sue membra, la Large White è particolarmente apprezzata in Italia per l’allevamento di suini pesanti, destinati alla produzione di salumi rinomati come il prosciutto di Parma e di San Daniele.
Il peso elevato all’atto della macellazione e le condizioni di allevamento intensivo, che prevedono l’uso di recinti con pavimenti in cemento, hanno favorito la scelta di animali con arti particolarmente resistenti, elemento che ha contribuito al successo di questa razza.
L’attività di selezione duratura condotta dagli allevatori italiani ha portato alla creazione di una variante italiana della razza, conosciuta come Large White Italiana, che presenta attributi particolarmente adatti alla produzione del suino pesante italiano. La Large White è la razza più diffusa in Italia.
Questo tipo di maiale presenta un corpo allungato, con cosce e spalle ampiamente formate, raggiungendo un peso che può variare tra i 300 e i 350 Kg. La sua notevole fecondità la contraddistingue, poiché può generare tra i 10 e gli 11 suinetti per ogni parto.
È inoltre dotata di una straordinaria capacità di adattamento a diversi contesti e tecniche di allevamento. È caratterizzata da una maturazione precoce, superando i 100 Kg già a 6 mesi di età, e un tasso di crescita elevato, con un aumento di peso giornaliero tra 0,5 e 0,8 Kg.
Produzione
Produce una carne di alta qualità, ideale per la produzione di salumi, ma fornisce risultati eccellenti anche per la carne fresca. Lavori di miglioramento genetico hanno reso questa razza particolarmente sviluppata nella regione posteriore del corpo, in particolare le cosce, per massimizzare la produzione di prosciutti. Per questo motivo, è largamente utilizzata per la produzione del prosciutto di Parma e del prosciutto San Daniele.


