Gerbillo, nome comune “roditore del deserto”, è un biglietto da visita perfetto per questo curioso e vivace roditore perché permette di evidenziarne immediatamente la caratteristica fondamentale. Il Gerbillo infatti è simile ad un criceto ma, essendo caratteristico delle zone desertiche, si adatta molto più facilmente agli ambienti in cui vive. Ciò permette di coniugare la tenerezza del piccolo aspetto alla facilità dell’allevamento, rendendolo un perfetto animaletto da compagnia.
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Gerbillo: caratteristiche e provenienza
Come già accennato il gerbillo è un piccolo roditore, originario delle steppe della Mongolia e della Cina. Ha una lunghezza di circa dieci-dodici centimetri e le stesse dimensioni ha la folta coda. Pesa circa un ettogrammo e i maschi sono leggermente più grandi e pesanti delle femmine. Il manto ricopre l’animaletto fino alle zampette e il colore originario è agouti, cioè marrone chiaro, che è dominante.
Sono presenti, tuttavia, innumerevoli colorazioni tra cui nero, grigio, cannella, beige, bianco e molte altre. Gli appartenenti a questa specie di roditori presentano una testa con una scatola cranica ampia mentre gli zigomi sono sottili e inclinati. Gli occhi sono stretti e la mandibola poco sviluppata. In generale, questo animale presenta un muso aguzzo, orecchie poco visibili date le sue dimensioni molto ridotte e, a differenza dei criceti, non è dotato di tasche guanciali.
Gli esemplari sia maschi che femmine presentano sulla pancia, a livello dell’ombelico, una particolare ghiandola sebacea odorifera, detta di Harderian, che viene utilizzata per marcare il territorio. Essa, infatti, permette di emanare l’odore su oggetti o su altri animali diffondendo così una sostanza ricca di feromoni. Per permettere di eliminare la sostanza in eccesso potrebbero essere utili bagni di sabbia. E’ una curiosità interessante sapere che a questa sostanza è dovuta anche la tipica lucentezza della pelliccia di questi animali.
Il fisico del gerbillo
La conformazione esterna del corpo, invece, è adatta per l’habitat in cui vive. Le zampe sono corte ma molto agili per permettere grandi salti, soprattutto le posteriori. Il gerbillo è un animale agile, giocherellone e curioso. Proprio questa sua indole, associata alla mancanza di odori e alla docilità ne fanno un ottimo animale da compagnia. È, però, un animale poco coraggioso per cui tende a mostrare un comportamento cauto di fronte a situazioni nuove e sconosciute. Solitamente non si comporta in modo aggressivo ma può mordere se è estremamente spaventato o se traumatizzato dall’incontro improvviso di nuovi individui. E’ bene, pertanto, formare il gruppo con animali giovani, prima che raggiungano la pubertà, cioè 10 settimane.
Se si vuole evitare che si riproducano si possono tenere soggetti dello stesso sesso, possibilmente della stessa cucciolata, che andranno d’accordo se messi insieme da piccoli. Non si deve mai mettere insieme due adulti estranei, o introdurre un nuovo soggetto in una colonia, perché si verificherebbero lotte feroci, fino anche alla morte. In situazioni di pericolo, è dimostrato che l’animale tenda a posizionarsi sulle zampe posteriori sbattendole per terra.
Il gerbillo alterna per tutto il giorno periodi di riposo e attività. Ad ogni modo è molto attivo e il picco di attività è nella tarda serata. E’ un animale sociale e ama vivere in gruppo. Si consiglia, pertanto, di acquistarne sempre più esemplari o, se si vuole tenere il singolo gerbillo è necessaria l’interazione umana con l’animale. L’adozione di questo animale in casa, infatti, richiede tempo, necessario per dedicargli le giuste cure e attenzioni.
Habitat del gerbillo
L’habitat del gerbillo sono zone aride e secche del pianeta, in particolare le zone desertiche dell’Asia e dell’Africa, è quindi adattato a climi aridi, freddi e inospitali. In natura è un abile scavatore e costruisce tane sotterranee molto elaborate. In un sistema di tane in genere vive una sola famiglia, generalmente composta da 20 individui, anche se a volte più famiglie si associano per una migliore vigilanza dei predatori.
Quando si sceglie di adottare un gerbillo è necessario garantirgli un ambiente consono, pulito e adatto alle sue esigenze di movimento. Bisogna innanzitutto scegliere una gabbia abbastanza ampia, così da consentire una convivenza tranquilla ad almeno due esemplari, e dotata di fondo solido. Al posto di una gabbia sarebbe ancora più adatto un terrario, oppure acquari o ampi contenitori di plexiglas, perché la prima, in particolare le gabbie con le sbarre tipiche per criceti, potrebbe rivelarsi troppo angusta. All’interno di questo spazio è importante che ci sia una sabbiera che simuli l’habitat naturale ed assecondi la tendenza del roditore a scavare.
E’ importante non utilizzare una lettiera abrasiva per evitare l’insorgenza di molte patologie cutanee. Si possono impiegare, anche combinati, pellet di segatura o di carta riciclata, fieno molto morbido e sottile, carta stracciata. La segatura invece può causare irritazioni oculari. Sono necessarie anche mensole e ripiani alti su cui l’animale possa arrampicarsi e ruote, tunnel e altri elementi in grado di stimolare e favorire l’esercizio fisico. Sono preferibili oggetti di terracotta o di ceramica, in quanto quelli in plastica possono essere facilmente rosicchiati
Alimentazione del gerbillo
È un animale onnivoro, molto ghiotto di semi, ottima scorta di energie, grassi e proteine. L’alimento più adatto è costituito da mangime in pellet per topi o criceti, che contenga circa il 18-22% di proteine. In mancanza di questo, si possono utilizzare cereali integrali non zuccherati.
A ciò si può aggiungere un po’ di fieno, perfetto per aiutarlo a digerire correttamente e per limare i denti che gli crescono di continuo. L’alimentazione può essere integrata con piccole quantità di vegetali freschi e frutta. Occasionalmente si può offrire una larva o un insetto, un croccantino per gatti, un pezzetto di uovo sodo, soprattutto alle femmine gravide e in lattazione e ai piccoli.
Gerbillo della mongolia
Tra le varie specie, quello che più si presta ad essere adottato è il Gerbillo della Mongolia. Non soffre, infatti, di particolari problemi nell’ambientarsi in situazioni climatiche e abitative anche molto diverse da quelle da cui proviene. È propenso alla compagnia, docile anche con gli umani, e i suoi nemici sono gli uccelli.
Quanto costa un topo del deserto
Solitamente il prezzo per l’acquisto di un esemplare parte dai 10 euro.