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Gatto Orientale

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Elegante, snello e affettuoso. Il gatto orientale ben si riassume in questi tre aggettivi. Dal carattere determinato e coccolone, questa razza felina affonda le proprie radici in Thailandia e, sebbene da noi non sia molto diffuso, colpisce anche l’occhio dei meno attenti. Incarna bellezza e indipendenza e ama gli spazi aperti. Reperire un gatto di questa specie non è semplicissimo e il prezzo varia a seconda delle caratteristiche fisiche. Il costo base parte dagli 800 euro e può lievitare fino ai 1500.

Origine

Per ripercorrere l’origine del gatto orientale bisogna spostarsi in Thailandia, qui sono presenti numerose testimonianze iconografiche in un libro di poesia trovato ad Ayudha. Studi più recenti sul DNA di gatti presenti a Bankok ne hanno confermato la discendenza. Questa specie felina venne importata in Gran Bretagna e si diffuse poi in Europa nel XIX secolo. Qui colpì per l’immediata somiglianza con i siamesi. La razza venne riselezionata dopo la seconda guerra mondiale e venne ufficialmente riconosciuta soltanto nel 1977.

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Orientale gatto (Foto©Pixabay)

Caratteristiche

Questi affettuosi felini, sebbene propongano uno sguardo diffidente sono estremamente socievoli e amano il contatto. Sono esemplari di taglia media e possono raggiungere i 5 kg. La corporatura è robusta ma comunque non tozza e mantiene una certa eleganza accompagnata anche nell’armonia dei movimenti. La grazia è accentuata anche dalla coda che è lunga e affusolata.

Sebbene in Thailandia il gatto sia di colore unico e con gli occhi verdi in natura esistono specie di colore diverso e con occhi dai colori vari. Lo sguardo è a mandorla e denota la caratteristica delle specie tipicamente orientali. Il muso è lungo e affusolato. Le orecchie sono un’altra caratteristica della specie: sono grandi, aperte alla base e appuntite. Le zampe toniche sono comunque sottili e non ingrossano il corpo. Il manto è a pelo corto, lucido e setoso ma esistono anche gli orientali a pelo lungo che presentano un manto più voluminoso. I colori concessi sono i più disparati, tra cui: tabby, a squama di tartaruga e bicolore.

Carattere

Affettuoso in ogni momento della giornata, ama il contatto col proprio padrone, tanto da non disdegnare le gambe dello stesso al posto della comoda cuccetta. Vuole attenzioni e se queste non dovessero arrivare non tarderà a indispettirsi. Nel caso in cui venga lasciato solo questo gatto orientale è capace di combinare qualsiasi marachella pur di vendicarsi delle attenzioni mancate. Ecco perché non può essere adottato da chi ha poco tempo a disposizione. Questa specie è socievole sia con i membri della famiglia sia con gli sconosciuti e sentirà la necessità della compagnia e delle coccole in ogni momento della giornata. Ha un carattere docile e accondiscendente e se avverte l’affetto dei propri cari non avrà motivo per combinare guai.

Allevare un gatto orientale

Scegliere di allevare un gatto orientale è una scelta comoda per chi ha tempo da dedicargli. Non tanto per le cure di cui necessita, che si limitano ad accortezze basiche e veloci, quanto per la vicinanza con il padrone che richiede. Le coccole saranno un mantra imprescindibile per il gatto orientale. Qui di seguito alcune attenzioni per allevarlo al meglio.

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Immagini gatto orientale (Foto©Pixabay)

Cura

Il gatto orientale può presentarsi in duplice versione: a pelo corto e a pelo lungo. In entrambi i casi le cure di cui necessita si limitano ad una spazzolata settimanale e una quotidiana nel periodo di muta. L’alimentazione dovrà essere sana ed equilibrata ed è bene alternare cibi secchi e umidi. Un’altra attenzione è la pulizia delle orecchie, per prevenire così l’insorgere di infezioni.

Gatto orientale a pelo lungo

Quando si parla di gatto orientale a pelo lungo, parliamo di un’esasperazione del termine perché in verità si tratta di un manto semi lungo. Questa specie si è ottenuta facendo incrociare il gatto orientale a pelo corto con il gatto balinese.  Il corpo è snello e muscoloso, elegante e aggraziato.  Il carattere è forte e di compagnia ed è adatto anche ai bambini. In natura possiamo trovare un esemplare a pelo bianco oppure con un occhio verde e uno blu. In genere l’esemplare è quasi sempre a occhi verdi.

Gatto orientale a pelo corto

Un’altra versione del gatto orientale è quello a pelo corto. Questo è il risultato ottenuto dall’incrocio di alcuni gatti in arrivo dalla Thailandia. Questo risultato avvenne in Inghilterra intorno alla metà del XX secolo. I primissimi incroci hanno dato vita ad un gatto orientale marrone scuro, battezzato anche Havana Brown. Il riconoscimento ufficiale avviene negli Stati Uniti nel 1976.

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Gatto occhioni (Foto©Pixabay)

Gatto orientale tabby

Una versione meno comune ma ugualmente apprezzato è il gatto orientale tabby. La caratteristica ovviamente sta tutta nella rara colorazione del pelo. Una versione è la sopracitata razza Havana, che presenta manto marrone scuro. Un’ultima versione ancor più rara è quella che presenta il sottopelo argenteo.

Gatto orientale siamese

Come già anticipato è molto facile confondere la razza del gatto orientale con quella siamese. In effetti le due specie camminano su due binari paralleli molto simili sia per carattere che per aspetto. Per poter distinguere i due basterà osservare la colorazione degli occhi e del pelo. Le estremità saranno colorato sul gatto di specie siamese mentre non saranno colorate quando si tratta del gatto orientale. Questa piccola accortezza farà chiarezza anche negli occhi dei meno esperti.

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