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Origine
La capra dell’Aspromonte è un tipo di capra che si trova esclusivamente nella regione Calabra del massiccio dell’Aspromonte, in particolare nell’area grecanica, e si concentra, in particolar modo, nella provincia di Reggio Calabria.
Questa capra fa parte del gruppo delle capre europee di tipo mediterraneo ed è allevata soprattutto nell’area dell’Aspromonte, dello Zomaro e nella fascia ionica. I dati forniti dall’Associazione nazionale della pastorizia (Assonapa), aggiornati in tempi recenti, riportano una consistenza di circa 10.000 esemplari iscritti ai registri anagrafici, distribuiti in 189 aziende ricadenti tutte nella provincia di Reggio Calabria.
L’Associazione italiana allevatori (Aia), circa nello stesso periodo, riporta 14.000 esemplari sottoposti ai controlli produttivi in 157 allevamenti controllati, sempre nella stessa provincia. Ricordiamo che il Registro anagrafico della Capra dell’Aspromonte è stato attivato solamente nel 2004, quindi in definitiva potrebbe essere presente sul territorio qualche esemplare in più, non ancora contato.
In ogni caso, la capra è a rischio estinzione e servono delle strategie create ad hoc per la salvaguardia della specie e delle sue preziose produzioni tipiche.
Descrizione e caratteristiche
La Capra dell’Aspromonte è di taglia media: i maschi (zìmbari) raggiungono un peso di 64 kg e un’altezza al garrese di 73 cm, mentre le femmine hanno un peso di 43 kg e un’altezza al garrese di 69 cm circa. Il collo è di media lunghezza e ben attaccato alla testa, si presenta leggermente più spesso nei maschi.
La testa è più grande nei maschi che nelle femmine ed ha un profilo fronte-naso rettilineo, inoltre il pelo in questa zona è distribuito uniformemente ed entrambi i sessi ne hanno un ciuffo alla base delle corna. Gli occhi sono anch’essi idi medie dimensioni con un’espressione vivace. Le orecchie sono di medie dimensioni, portate orizzontalmente o erette.
Una piccola percentuale di soggetti, in entrambi i sessi, presentano orecchie cortissime o addirittura cenni di orecchie (sono chiamate capre minde o zupe in dialetto). Le caratteristiche corna, a forma di lira aperta, sono più sviluppate nei maschi, ma sono normalmente presenti in ambo i sessi. Sia femmine che maschi hanno la barbetta, abbastanza folta e lunga. Il tronco, il torace e l’addome sono mediamente ampi, il dorso è rettilineo con la groppa spiovente. Gli arti sono più robusti nei maschi e più snelli nelle femmine, con unghie scure e compatte in entrambi.
La pelle è morbida, fine ed elastica e di solito si assimila, per quanto possibile, alla tonalità di colore del mantello. Il colore del mantello è abbastanza eterogeneo: dominano i colori rosso e nero, con sfumature e pezzature varie (rosse, nere, marroni, bianche, grigie, etc). Il pelo è lungo e liscio, fluente su tutto il corpo; presenta in entrambi i sessi un tipo di sottopelo pregiato di kashmir.
Allevamento
La capra dell’Aspromonte è rustica, facile da allevare e adattabile alle diverse situazioni ambientali. Queste caratteristiche associate alle eccellenti produzioni, la rendono una capra molto apprezzata dagli allevatori reggini (di Reggio Calabria). La capra viene allevata allo stato semibrado; questo prevede il pascolare dei capi di bestiame durante tutto l’anno e l’alimentazione libera.
Soltanto in casi di estrema necessità, quando il pascolo non riesce a offrire le giuste condizioni, le capre dell’Aspromonte vengono messe in stalla e alimentate integrando fieno e concentrati alimentari specifici; vengono anche stabulate in occasione del parto o di malattia. In pochissime zone è ancora praticata la transumanza, nella stagione estiva, fino ai pascoli di montagna.
Produttività
Il latte è senz’altro la principale produzione della razza. La quantità prodotta dalle pluripare (capre con più di una gravidanza alle spalle) mediamente è di 220 litri in 210 giorni di lattazione, mentre nelle primipare (capre con una sola gravidanza alle spalle) è di 140 litri in 150 giorni.
Il latte è prevalentemente utilizzato per la produzione di formaggi tradizionali come il Canestrato dell’Aspromonte, il Caprino dell’Aspromonte, il Caprino della Limina, il Musulupu e ancora altri un po’ meno famosi, oltre alle prelibate ricotte, tra cui la più prelibata e ricercata la ricotta di Mammola. Un’altra produzione importante è la carne.
I capretti alla nascita pesano circa 3 kg e vengono macellati all’età di 30 giorni circa, avendo raggiunto un peso medio di 9 kg.
Degno di nota è l’elevato consumo di carne caprina adulta (capra sterile e maschio castrato) che, per la quantità consumata e per le molteplici preparazioni culinarie, tipiche del reggino, lo rendono unico in Italia.
07Dalla pelle delle capre si ricavano strumenti musicali artigianali quali le zampogne e i tamburelli, mentre, nei tempi passati si producevano degli abiti e delle otri, rimaste solo in pochissime case di recente, quest’ultime utilizzate per conservare e/o trasportare dei liquidi come olio, acqua, vino, ecc.