A causa della particolare conformazione della sua coda, questo roditore è conosciuto anche con il nome di “gerbillo dalla coda grassa” e persino il suo nome scientifico (Pachyuromys duprasi, che significa letteralmente “topo dalla coda grassa”) richiama questa caratteristica.
La coda ha, infatti, un aspetto particolare quasi completamente priva di pelo e dalla forma a clava; è in realtà un deposito di tessuto adiposo, che serve all’animale per sopravvivere ed avere energia in caso di emergenza, per questo motivo, nei soggetti sani e in stato di nutrizione ottimale, è ben arrotondata.
Contenuti dell'articolo
Caratteristiche
Il duprasi è caratterizzato da un corpo tozzo e rotondo, con una folta pelliccia di color grigio e marrone chiaro sul dorso e bianca sul ventre. Il muso è appuntito e dotato di lunghi baffi. Il maschio (80-82 g) è più grande della femmina (55-60 g). Il corpo è lungo 10-13 cm e la coda circa 5 cm. La bocca comprende 4 incisivi e 12 molari, mentre non sono presenti incisivi e premolari nella dentatura.
Maschio e femmina si distinguono in base alla distanza ano-genitale (la distanza tra l’apertura genitale e l’ano), che è maggiore nel maschio. Nei maschi adulti i testicoli sono voluminosi e si osservano facilmente quando si tiene l’esemplare in posizione verticale. Nella femmina, dopo i 4 mesi di età sono visibili 4 paia di capezzoli, assenti nel maschio.
All’arrivo dell’animale in casa è sempre bene far eseguire una prima visita di controllo dal veterinario, anche se il gerbillo duprasi è tendenzialmente un roditore robusto, che non necessita di particolari cure o vaccinazioni.
Incorre difficilmente in problemi di salute, ma se questi dovessero presentarsi è bene riconoscerli subito ed i sintomi generalmente saranno:
- Pelo unto e spettinato
- Cambiamenti nel comportamento
- Dimagrimento improvviso (hanno un metabolismo molto veloce quindi attenzione a questo sintomo che può portare alla morte in tempi molto brevi)
- Apatia
Temperamento
Come le altre specie, anche questi gerbilli hanno il loro carattere individuale. Ci sono esemplari più mansueti e remissivi ed altri più aggressivi e territoriali. Inoltre considerare la loro età può essere d’aiuto, se hanno un’età inferiore ai due mesi, non hanno ancora sviluppato quel senso di territorialità e di aggressività tipici degli adulti e quindi è generalmente più semplice inserirli in un nuovo ambiente.
Il gerbillo duprasi non è un animale che ama la compagnia, ma non è nemmeno un animale che rifiuta la presenza dell’uomo a cui però va abitutato gradualmente. Non bisogna mai afferrarlo e costringerlo a stare in mano, poiché potrebbe sentirsi una preda cosa che rispecchia la sua condizione naturale), piuttosto se gli si offre la mano su cui salire, magari accompagnata da un po’ di cibo, si riuscirà ben presto ad abituarlo a salirci sopra e ad avere contatti con l’uomo.
Un volta appreso che non c’è nulla da temere e consolidata la fiducia il duprasi interagirà spontaneamente con le mani e potrà arrivare addirittura ad arrampicarsi addosso. Attenzione ai bambini piccoli, perché se è nervoso o spaventato il duprasi può arrivare a mordere e ferire, sebbene lievemente.
Alimentazione
Il gerbillo duprasi mangia solitamente insetti o piccoli artropodi, integrando la sua dieta con piccole quantità di verdura, nella misura in cui riesce a trovarne in natura nel suo difficile habitat. In cattività, per questo animale, l’alimentazione può variare un poco, sicuramente è necessaria l’acqua, di cui deve disporre sempre all’interno della gabbia, per il resto si può alimentare con del pellet per roditori insettivori (contenente circa il 18% di proteine), integrandolo con verdure e semi per roditori in piccolissime quantità (sempre contenenti poca frutta secca perché è molto grassa). Si possono anche inserire nella gabbia o terrario dei grilli o delle farfalle notturne vive.
Habitat naturale
L’ambiente naturale del gerbillo duprasi sono le colline rocciose a nord del deserto del Sahara, dove il topo scava gallerie e costruisce tane in profondità nel terreno, per nascondersi e proteggersi dai predatori. È un animale notturno, la cui giornata inizia al tramonto e termina alle prime luci dell’alba; tuttavia, è frequente trovarli svegli durante la giornata, quando sono in cattività.
Anche se tenuti in casa, non vanno svegliati quando riposano, potrebbero stressarsi ed iniziare ad essere nervosi (e a mordere) oppure addirittura ammalarsi. A differenza del comune gerbillo, al duprasi piace stare da solo e non apprezza la compagnia di altri individui della sua specie.
Maschi e femmine si incontrano solo per riprodursi, i cuccioli rimangono con la madre fino a che non sono abbastanza grandi da vivere da soli.
Alloggio in casa
Le misure di una gabbia sono in linea di massima di 100×50 cm con un’altezza che consenta quanto meno di mettere dei ripiani. Bisogna tenere presente che il gerbillo duprasi è un animale con molta energia, ama saltare e arrampicarsi e, in natura, ha una vita molto frenetica; ha quindi bisogno di una casa che garantisca più possibilità di movimento e svago.
Un’altra delle attività preferite dal duprasi è scavare, nel suo habitat vi è costretto per sfuggire ai predatori, in casa bisogna assicurasi che abbia una quantità di lettiera adatta per questa attività (anche per evitare che rovini la gabbia stessa).
Una soluzione più adatta a questo scopo rispetto alla gabbia sono i terrari, che possono appunto contenere una maggior quantità di terra ed offrono meno possibilità di evasione all’animale, inoltre sono meno pericolosi perché in caso di rosicchiamento il gerbillo non si danneggerebbe il muso o la dentatura. Esistono diversi materiali adatti allo scopo: il pellet per stufe, il truciolo depolverizzato, etc. Tutto deve però essere mischiato con un po’ di fieno, che il gerbillo si divertirà a spostare di qua e di là e su cui potrà creare un nido (oltre a mangiarlo). Si possono acquistare degli accessori, che devono rigorosamente essere di legno per gli stessi motivi di pericolo di causare danni all’animale, per far giocare il gerbillo che gradirà comunque molto anche oggetti semplici, ad esempio i tubi di cartone dello scottex, gli basta che siano rosicchiabili o che ci si possa infilare dentro.
I bagni di sabbia non devono mai mancare per consentire al gerbillo di mantenere il pelo liscio, pulito e luminoso. Basta mettere una vaschetta (dai bordi alti) contenente la classica sabbia, venduta nei negozi per animali di questo tipo, e il duprasi si divertirà a rotolarsi dentro ripulendosi dall’eccesso di sebo.
La frequenza della pulizia a fondo della gabbia/terrario è consigliata intorno ai 20-30 giorni. E’ sufficiente utilizzare acqua e aceto evitando prodotti troppo aggressivi come l’ammoniaca.
Accoppiamento
Come per tutti gli animali, prima di accoppiarli bisogna sempre accertarsi di aver pensato alle conseguenze, soprattutto riguardo i piccoli, evitando di abbandonarli al loro destino e assicurandosi che abbaino tutti una casa e delle cure.
Il gerbillo duprasi raggiunge la maturità sessuale tra i 2 e i 3 mesi di età. Per riprodurre questi roditori il maschio e la femmina vanno messi insieme in un ambiente nuovo per entrambi, e osservati con attenzione per assicurarsi che non si azzufino. In caso di lotta, si devono separare immediatamente e semmai tentare di accoppiarli con altri soggetti. Se invece la coppia si accetta, i due vanno lasciati insieme per almeno una settimana, dopodichè separati.
I duprasi non formano coppie fisse e accettano di accoppiarsi anche con soggetti che non conoscono. La gravidanza dura 19-22 giorni e la femmina costruisce un nido in cui allevare i piccoli, che sono in media 3 per parto (con un range di 1-7). Quando nascono i piccolo sono molto immaturi, ciechi, sordi e privi di pelo, con un peso di circa 2,5 g, ma crescono velocemente, raddoppiando le dimensioni dopo la prima settimana di vita. A due settimane di età triplicano il peso e dopo 16 giorni aprono gli occhi.
Iniziano a consumare cibo solido (es. pellet) a 21 giorni di vita e a 28 sono svezzati. Dopo lo svezzamento si devono separare i figli dalla madre formando due gruppi di sesso opposto, o alloggiando i giovani singolarmente. La crescita è completa a 4-5 mesi di età. Dopo lo svezzamento si deve lasciare riposare la femmina almeno un mese prima di tentare un nuovo accoppiamento.
In cattività i duprasi sono in grado di riprodursi tutto l’anno.